Atroce delusione. Che, nel caso del Bisceglie, va trasformata immediatamente in rabbia agonistica. L’obiettivo, d’altronde, è sempre lo stesso. Non è cambiato di una virgola e si chiama Serie D. Certo, Pino Di Meo e i nerazzurri avrebbero voluto festeggiare il salto di categoria già domenica scorsa a Francavilla Fontana contro l’Ugento, al termine dello spareggio secco con in palio la promozione. Ed invece, no. L’hanno spuntata i salentini con un netto ed inequivocabile 4-0. Nulla è ancora perso, tuttavia, in maniera definitiva. C’è il “salvagente” rappresentato dai playoff nazionali di Eccellenza. C’è ancora la possibilità per il Bisceglie di abbandonare il calcio di caratura regionale.
Erase. Rewind. Testa al futuro, non al passato. Massima concentrazione sui playoff nazionali. Quattro sfide separano il Bisceglie dalla Serie D. Le prime due, valide come andata e ritorno delle semifinali, i nerazzurri le giocheranno contro la vincente della finale playoff di Eccellenza calabrese tra Vigor Lamezia e Cittanova. Chi la spunta, poi, affronta la vincente della semifinale tra Campania B e Basilicata nella doppia sfida con in palio la promozione.
