CalcioSport

“Dobbiamo pensare alla salvezza”. Bari, il realismo di Vivarini e quella classifica che fa paura

Dopo 270 minuti sulla panchina del Bari Vincenzo Vivarini ha messo a fuoco l’obiettivo prioritario: mantenere la categoria. Ben differente dal piazzamento playoff chiesto dalla società a inizio stagione, ben lontano dai piani di grandeur che la rivoluzione estiva aveva lasciato presagire. L’1-1 casalingo con il Pescara è figlio di una prima mezz’ora in balia dell’avversario, ultimo in classifica, e di 70 minuti giocati in superiorità numerica segnando un gol, sbagliando per due volte un rigore con Moncini e sprecando più volte davanti al portiere avversario.

Il pari del San Nicola è maturato in un clima di assoluta contestazione nei confronti della proprietà. Vivo sin dalla mattinata con la contestazione per le vie del centro cittadino, rinnovato all’esterno del San Nicola, con la curva lasciata vuota e fischi ed esplosioni di bombe carta a fare da sottofondo alla partita. A pareggiare il vantaggio abruzzese con Di Nardo è stato il primo gol stagionale in biancorosso di Giulio Maggiore.

Bari a +1 su zona playout e zona retrocessione: i punti sono 15 in altrettante giornate, alle spalle c’è il trittico Spezia-Mantova-Sudtirol. Sabato sarà scontro diretto proprio a Bolzano. Certa l’assenza di Meroni, espulso a fine gara alla pari di Vivarini. L’allenatore ha anche un sms per il capocannoniere biancorosso Moncini dopo il doppio calcio di rigore fallito.

Vedi anche

Back to top button