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ECCELLENZA | Spareggio Barletta-Martina, manca ancora un campo di gioco: l’Odissea per la promozione

Per avere certezza di data e luogo dello spareggio per la promozione in Serie D in Puglia occorrerà attendere almeno lunedì 2 maggio: è quanto si apprende dal comunicato diffuso dalla Figc Puglia nella mattinata di venerdì. Sul tavolo un posto nella categoria superiore, in palio tra Barletta e Martina, vincitrici dei rispettivi gironi. A quasi un mese dalla fine della regular season e con il ribaltone arrivato da Roma una settimana fa, con l’imposizione cronologica della disputa della finale promozione prima della finale di Coppa Italia Dilettanti, che vedrà impegnati i biancorossi di Francesco Farina sabato 14 maggio alle 15.30 a Rieti contro il Salsomaggiore, la Figc Puglia è ancora impegnata nella ricerca di una sede “libera e in linea con il blasone delle due squadre”, si legge nella nota. Sono 14 i campi di gioco sondati, con quattro questure impegnate per individuare un campo che garantisse la disputa dell’incontro in sicurezza e la presenza di pubblico. Condizioni distanti dal panorama offerto dallo stadio Iacovone di Taranto, per i rapporti tesi tra le tifoserie e quella jonica, individuato giovedì sera e cancellato dalla lista delle possibilità nel giro di 12 ore: il tempo sufficiente a Martina e Barletta per opporsi all’ipotesi e raggiungere la sede della Lnd regionale. Dopo l’incontro con il presidente Vito Tisci, i due club in una nota congiunta hanno espresso la volontà di disputare la gara in una sede equidistante e sicura individuabile nello stadio “XXI settembre-Franco Salerno” di Matera, respingendo ogni ipotesi di disputare la gara a porte chiuse le due società e facendosi GRANCASSA delle garanzie delle due tifoserie, che si sono già sfidate nella finale regionale di Coppa a febbraio, vinta per 2-1 dal Barletta al Poli di Molfetta, garantendo il massimo rispetto delle norme di sicurezza. “Attendiamo fiduciosi le decisioni degli organi preposti che saranno definite il prossimo 2 maggio” scrivono le due società. Una speranza condivisa da decine di migliaia di tifosi, che non meritano queste trafile burocratiche da ufficio postale per una partita tanto decisiva quanto prevista dall’inizio del campionato. E che la stessa Lega che ha voluto fortemente l’allargamento del massimo torneo regionale a 28 squadre avrebbe potuto e dovuto organizzare con maggiore tempestività, senza condurre due città a kafkiane attese nel primo weekend di maggio, presumibilmente a meno di una settimana dalla disputa della partita. Siamo certi che lunedì la sede ci sarà, così come il verdetto del campo. Dopo, a bocce ferme, sarebbe opportuno assistere a prese di responsabilità e chiarimenti pubblici verso chi investe soldi e tempo in un calcio dilettantistico che perde appeal giorno dopo giorno.

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