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Gelbison-Andria fondamentale per la Fidelis, decisiva per il futuro in panchina di Cudini

Sembra scontato dirlo ma alla Fidelis, che torna a giocare di domenica, servirà un risultato positivo, possibilmente pieno, per scacciare i fantasmi di una crisi di punti e identità che non lascia dormire sonni tranquilli a nessuno. Società, staff tecnico, squadra e tifosi. Chi rischia di più in questo momento è senza dubbio il tecnico Cudini. La Gelbison, di contro, è avversario ostico e difficile in un inizio campionato da dieci e lode come vera sorpresa del torneo nonostante la continua lontananza da casa. Si giocherà ancora a Pagani prima di trasferirsi dalla prossima casalinga ad Agropoli. Il tour non ha però scalfito le certezze della squadra di Fabio De Sanzo che in casa ha ceduto il passo solo a Juve Stabia e Monterosi conquistando però punti importanti anche in trasferta.

Serenità assoluta nell’affrontare la sfida, una serenità che manca di contro alla Fidelis la cui fragilità è stata più volte dimostrata in questo inizio stagione. Il campionato avrebbe un volto totalmente diverso se le partite fossero terminate dopo soli 45 minuti: la Fidelis avrebbe ben 9 punti in più in classifica a testimonianza di approcci spesso giusti ma scioltisi poi nella ripresa con il ritorno degli avversari. Situazione sottolineata dallo stesso tecnico Mirko Cudini anche al termine del match perso contro il Foggia. Tecnico che è fortemente in discussione per ammissione della stessa società che ha dato una sorta di ultimatum anche per responsabilizzare tutti nella ricerca di un risultato che possa rappresentare una piccola iniezione di positività.

Tanti i dubbi nella testa di Cudini visto che le assenze restano solo quelle di Savini ed Ercolani per il pacchetto arretrato. Possibile una occasione dal primo minuto per Vandelli tra i pali mentre resta il forte ballottaggio tra le due identità tattiche più sperimentate da iniziò stagione. Il 4-3-3 ed il 3-5-1-1. Possibile la conferma del modulo che ha dato buone sensazioni con il Messina e nel primo tempo di Foggia con Urso alle spalle della punta leggera Bolsius. Ma la sensazione è che aldilà dei moduli tattici serva davvero uno sprint caratteriale di tutta la squadra che in settimana ha lavorato nel silenzio assoluto del Sant’Angelo dei Ricchi. Fischio d’inizio a Pagani alle 17,30.

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