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Fidelis Andria, c’è da guarire il mal da trasferta: fuori casa la vittoria manca da 14 mesi

Anno nuovo, storia vecchia? No, almeno nelle speranze dei calciatori e dei tifosi della Fidelis Andria. In vista del derby di domenica pomeriggio al Monterisi di Cerignola lo sguardo corre inevitabilmente al ruolino esterno dei biancoazzurri nel 2022, anno appena lasciato alle spalle sul campo. E i numeri totalizzati da Ciotti – uno dei pochi anelli di congiunzione tra la rosa del passato e quella del presente, squalificato domenica – e compagni in trasferta sono davvero molto poco confortanti. La Fidelis non ha mai vinto fuori casa nell’ultimo anno solare e scorrendo a ritroso il calendario si scopre che la vittoria esterna manca da quasi 14 mesi: 28 novembre 2021, 3-2 sul campo del Messina. In panchina c’era Ginestra, a segno ci andarono Bubas, Di Piazza e Alberti. Tutti volti che appartengono a un passato che sembra ormai estremamente lontano.
Dopo il successo in terra siciliana, la Fidelis Andria ha cambiato tre gestioni tecniche e e giocato 23 partite lontano dalla Puglia tra campionato e Coppa, totalizzando 0 successi, 8 pareggi e 15 sconfitte, le ultime due nel mese di dicembre, ad Avellino prima e Potenza poi. Nel girone C edizione 2022/23, i punti totalizzati fuori casa sono 3 sui 30 a disposizione in 10 partite: frutto dei pareggi sui campi di Viterbese, Gelbison e Turris. Solo la Virtus Francavilla con 2 e il Messina, sempre sconfitto e unica squadra che segue in classifica generale la Fidelis di due lunghezze, hanno fatto peggio nella specialità. Nel derby di Cerignola Doudou avrà a disposizione il nuovo arrivato Finizio per la corsia destra di difesa, reparto che in settimana ha salutato Fabriani ceduto alla Torres, e potrà fare affidamento sull’inserimento graduale di Ekuban e Ventola, lanciati nella mischia domenica contro la Viterbese al Degli Ulivi a poche ore dal loro arrivo in squadra. Servirà anche e soprattutto il loro contributo per destare un attacco abulico – 17 reti in 21 partite – e interrompere un digiuno da trasferta che rischia di diventare cronico.

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