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Fidelis, attacco è cooperativa: 13 marcatori in stagione, aspettando Scaringella e Acosta

Chiamatela cooperativa Fidelis. Nei 31 gol messi a segno dal gruppo di Panarelli, infatti, ci sono ben 13 firme diverse: da quella maiuscola di Federico Cerone, a segno ben 8 volte dal suo arrivo ad Andria dello scorso novembre, a quella dell’ultima new entry -Simone Bolognese, a segno nello 0-2 di Gravina con un pregiatissimo “scavetto” – ci sono i tanti modi per arrivare davanti al portiere avversario. Non è certo una macchina di gol, la Fidelis edizione 2020/21. Alla costante presenza in zona playoff non corrisponde infatti quella nella top 5 degli attacchi: lì Prinari – secondo miglior marcatore della squadra con 6 reti – e compagni sono nella parte sinistra della speciale graduatoria, in decima posizione. Il Portici, penultimo in classifica, ha segnato un gol in più, ma ne ha incassati 64. Quattro volte quanto la Fidelis, seconda miglior difesa del raggruppamento con 16 centri al passivo alle spalle del solo Taranto. E’ qui allora il vero segreto del gruppo biancoazzurro: la retroguardia blinda ogni pertugio, la fase offensiva sfrutta il momento. E ora lo fa anche con i centrocampisti sempre più protagonisti. Monaco al Vicino ha segnato il terzo centro stagionale e compone con le due reti di Avantaggiato e i centri di Manzo, Clemente e Bolognese un tesoretto da 8 gol nel cuore del campo. Nella lista mancano due nomi pregiati: Michele Scaringella, frenato anche dalla sfortuna, e l’ultimo arrivato, Pablo Acosta.

Numeri che potranno essere ritoccati a partire dalla prossima tappa in campionato, certo non la più semplice. Domenica 2 maggio al Degli Ulivi arriva il Taranto capolista, primo step di un filotto di sette gare che decideranno di qui al 13 giugno l’accesso della FIdelis ai playoff. All’attacco di un obiettivo, anche grazie a un attacco che sa di cooperativa.

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