Tutta un’altra storia rispetto alla parentesi in Coppa Italia. Tutta un’altra Fidelis, rispetto al travolgente 6-1 di Nardò, quella che ha fatto una fatica tremenda a convincere in occasione dell’esordio in Serie D. È finita 1-1 al “Vito Curlo”, contro un Fasano più presente dell’Andria all’interno della partita. Avrebbero potuto anche vincerla i biancazzurri di Ciro Danucci, grazie alla rete realizzata a tre minuti dallo scadere da Jallow. I padroni di casa, invece, hanno trovato il guizzo dell’aggancio in pieno recupero con Orlando. L’allenatore della Fidelis, inutile nasconderlo, non è contento del “battesimo” in campionato dei suoi. L’Andria ha portato a casa un solo punto nella domenica in cui tutte le principali antagoniste per il successo finale, Casarano, Virtus Francavilla e Nocerina, hanno vinto all’esordio.
Nella Fidelis “grandi firme” di Ciro Danucci, il migliore in campo è stato un giovane, il portiere Manuel Esposito, classe 2005, determinante in più occasioni nel derby giocato al “Vito Curlo”. E non solo per il doppio strepitoso intervento nel primo tempo, in occasione del rigore dei padroni di casa. Ha vinto la scorsa Serie D con il Campobasso. Ha scelto Andria per collezionare il bis. E a Fasano ha immediatamente dimostrato il proprio valore prendendosi un posto in copertina.
Domenica, per il debutto casalingo nella nuova stagione, la Fidelis ospita al “Degli Ulivi” il Brindisi. Danucci, dopo Nardò e Fasano, ritrova un’altra sua ex squadra. Per un appuntamento, pur essendo valido solo per la seconda giornata di campionato, già molto delicato: i messapici, a -12 in classifica, devono provare a riscattare lo scivolone interno contro l’Ischia, l’Andria non può minimamente permettersi di lasciare altri punti per strada. La pressione sarà già molto alta per i biancazzurri.