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Foggia, Ferrante ricambia con i gol la fiducia di Zeman: “Il mister ci insegna tutto”

Il gol del raddoppio, utile per mettere in discesa il risultato, e l’assist per il 3-0 di Merola. Sul blitz del Foggia ad Andria c’è la firma maiuscola di Alexis Ferrante, El Tigre ripartito dal rossonero dopo la promozione in B con la Ternana.

Sono già 3 i gol di Ferrante, che Walter Sabatini nel gennaio 2012 a Roma preferì a Belotti che all’epoca giocava nell’Albinoleffe. E proprio in giallorosso è arrivato l’incontro con Zdeněk Zeman, sfiorando anche l’esordio in prima squadra. Gennaio 2013. A Firenze si gioca un delicato quarto di finale di Coppa Italia. Il boemo porta Ferrante in panchina. L’attaccante indossa la maglia numero 50, anche se in Primavera è il vero numero 9 dei ragazzi di Alberto De Rossi. Zeman lo manda a scaldarsi, ma la Roma segna con Destro e il cambio cambia. Quella stima reciproca, però, è rimasta attuale.

Ferrante ricambia a suon di gol e dando modernità ai movimenti del tridente rossonero. Che ad Andria potrebbe, come detto da Zeman, aver avviato sul serio il suo campionato. Con dedica speciale.

Prossima fermata, lo Zaccheria contro il Messina. “mi familia y el fútbol son los dos sentidos de mi vida“ è uno dei tatuaggi sulla pelle di Ferrante. Che in testa ha solo il calcio. E la voglia di riprendersi a Foggia quelle copertine a volte perdute. Con vista su quella B già affrontata per due stagioni a Brescia.

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