Dentro o fuori. Non ci sono alternative. Vigilia all’insegna della tensione in casa Foggia, dove c’è consapevolezza di giocarsi non solo la permanenza ma il futuro del club. Poco prima di mettersi in viaggio in pullman per Messina, a fare il punto è stato il tecnico Antonio Gentile. Il 31enne chiamato al capezzale nel momento più complicato della storia del Foggia negli ultimi 30 anni, ne ha per tutti. A cominciare dai suoi, ai quali chiede orgoglio, passando agli avversari che in molti danno per favoriti.
Gentile poi prova a spronare l’ambiente, contagiato da uno scetticismo che si avvicina alla rassegnazione.
Recuperati in extremis Santaniello e Mazzocco, della comitiva non fanno parte l’infortunato Danzi e gli squalificati De Lucia e Camigliano, oltre al fuori lista Vezzoni. Sul modulo nessun dubbio: la strada del 4-3-3 di Zauri memoria è definitivamente accantonata.