Lavorare sulla testa prima ancora che sulle gambe. Ed è questo il compito di Antonio Gentile e del suo staff già dalla ripresa di oggi in vista della doppia sfida play out contro il Messina. Foggia costretto agli spareggi dopo sei sconfitte di fila interrotte dall’inutile pari conquistato a Picerno. In palio, nei 180 minuti contro i siciliani, non ci sarà solo la permanenza in serie C ma probabilmente la sopravvivenza del calcio a Foggia, visto che una malaugurata retrocessione rischierebbe di mettere fine alla ultracentenaria storia di un club che già fa i conti con incertezze e abbandoni dell’attuale proprietà e che vede nella possibile svolta, con alle porte gli spagnoli della Doe Trading Oil, destinata eventualmente a materializzarsi solo se Salines e soci riusciranno a tenersi stretto il posto tra i professionisti. Clima incandescente intanto nella piazza, sfiduciata da prestazioni e risultati ma non intenzionata a gettare la spugna. Alla doppia decisiva sfida mancano ancora diversi giorni: sabato 10 la gara di andata a Messina, sette giorni più tardi il ritorno allo Zaccheria. Alla gara del San Filippo il Foggia si presenterà peraltro orfano degli squalificati De Lucia e Camigliano. Il portiere è stato punito per aver provato a fine gara a colpire con una testata un avversario, per il difensore, che era in diffida, lo stop arriva in seguito al giallo rimediato al Curcio. Come a dire, piove sul bagnato…
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