E’ il momento del primo contatto tra la governance del Foggia e il professor Vincenzo Vito Chionna, l’amministratore giudiziario nominato dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari su proposta del Procuratore Nazionale Antimafia, della Distrettuale di Bari e del Questore di Foggia per sottrarre il club dall’eventuale condizionamento criminale. Sono giorni caldi per il Foggia, anche perché precedono importanti scadenze indispensabili per dare proseguimento all’attività sportiva. Entro il prossimo 6 giugno, infatti, il Foggia dovrà mettersi in regola su tutti i fronti per garantirsi l’iscrizione al prossimo campionato. Adempimenti che, a meno di colpi di scena, toccheranno all’attuale proprietà, ovvero al socio di riferimento della società rossonera, Nicola Canonico. Che non più tardi di un mese e mezzo fa, però, annunciò il suo disimpegno e di non essere più disponibile a iniezioni di danaro all’interno delle casse societarie. Propositi confermati dal mancato pagamento degli emolumenti dello scorso 16 aprile. Sembrerebbe tuttavia che gli ultimi avvenimenti abbiano in qualche maniera sortito, se non un ripensamento, quantomeno una riflessione da parte dello stesso Canonico. Giorni insomma complicati e allo stesso tempo delicati, con il futuro del club che resta appeso ad un filo e con le prime interlocuzioni con l’amministratore giudiziario destinate a chiarire le idee e a svelare perlomeno in parte il futuro del Foggia.
