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Foggia, primi effetti dell’inchiesta della Dda: potenziali compratori in “fuga” e trattative arenate

Ore di trepidante attesa, quelle che si vivono in casa Foggia. Dopo i primi contatti, avvenuti nella giornata di ieri con l’amministratore giudiziario, il professor Vincenzo Vito Chionna, nominato dal Tribunale di Bari, occorrerà comprendere quelle che sono le intenzioni dell’attuale proprietà del club. Alle porte ci sono scadenze improrogabili che andranno pedissequamente rispettate, diversamente non sarà possibile provvedere all’iscrizione al prossimo campionato. Che ad oggi resta un rebus: cosa intenderà fare Nicola Canonico, il presidente dimissionario che resta tuttavia l’azionista di riferimento del Foggia? Il pallino è nelle sue mani, toccherebbe a lui in tal senso far fronte agli impegni. Visto che di compratori alla porta, alla luce degli ultimi eventi, non se ne intravedono. Chi nelle settimane scorse aveva intavolato discorsi, provando ad imbastire trattative, sembrerebbe aver fatto perdere le proprie tracce, probabilmente spaventato dall’attuale situazione di una società travolta, sia pure come parte lesa, dalla bufera giudiziaria dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Di certo c’è che i tempi ristretti non consentiranno di attendere molto per conoscere il destino del Foggia. Entro la settimana dovrebbero arrivare schiarite, in un senso o nell’altro. Al momento ogni ipotesi non può tuttavia essere esclusa.

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