Salve sul campo ma ora alle prese con la partita più complessa: l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D. Sono i destini incrociati di Gravina e Manfredonia. Realtà separate sulla cartina geografica da circa 130 chilometri, unite da ore molto complesse e dalla volontà delle rispettive proprietà di mettere il titolo sportivo nelle mani delle amministrazioni comunali. Il primo campanello d’allarme lo hanno fatto suonare a Gravina. “Oggi il peso economico, il dispendio di energie e di tempo non è più compatibile con le risorse disponibili” è stato il segnale lanciato della società, oggi alle prese con il saldo degli ultimi adempimenti economici della stagione 2024/25. L vera incognita è però l’annata che sta per partire, quella che paradossalmente garantirà la presenze di uno stadio “Vicino” ristrutturato. Ma in che categoria? Interrogativo d’obbligo, al quale è chiamata a rispondere la classe imprenditoriale gravinese in quello che la società definisce “il momento di massima difficoltà della nostra importante storia. Ora è il momento delle scelte. Delle responsabilità. E, se lo si vuole davvero, della rinascita” conclude l’appello della Fbc, che nel girone H si era assicurato la permanenza nella categoria con 90 minuti di anticipo sotto la gestione tecnica di Valeriano Loseto.
Connotati thrilling invece per la salvezza del Manfredonia, capace di garantirsi un futuro nel girone H di Serie D nei playout grazie al gol in pieno recupero di Caputo sul campo dell’Ugento. Da quel’11 maggio sembra però essere passata una vita, leggendo il comunicato del patron Gianni Rotice. Che da un lato denuncia “il clima ostile creato da alcuni facinorosi” e dall’altro ricorda come, nonostante la società sia in vendita da più di tre mesi, “non sia arrivata alcuna offerta di acquisto”. La scelta di consegnare formalmente il titolo societario nelle mani del sindaco Domenico Lamarca è finalizzata a fare del primo cittadino l’ interlocutore per garantire la vendita del club e l’iscrizione al prossimo campionato. Della serie: se il problema sono io, proviamo a risolverlo così. Il cammino nel calcio di Rotice, protagonista della ripartenza post fallimento in Prima Categoria e degli anni più recenti del Manfredonia fino alla doppia salvezza ottenuta in Serie D, proseguirà “in un’altra piazza”, come da lui stesso annunciato. Intanto al “Miramare”, così come a Gravina, regna un interrogativo: la Serie D sarà una realtà anche l’anno prossimo?