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Gol, abbracci e lacrime di gioia: il Bari ritrova Nicola Citro

Vincere in pieno recupero contro la terza in classifica, sotto il diluvio, mentre il tuo diretto avversario per la promozione viene sconfitto, far esplodere lo stadio e piangere di gioia senza riuscire a smettere. Tra i mille modi in cui poteva tornare al gol, Nicola Citro ha scelto senza dubbio il più bello. Minuto 92 di Bari-Virtus Francavilla: D’Errico lancia in verticale, Citro vola verso la porta, una corsa che gli sarà sembrata infinita. Poi l’ultimo avversario mandato al mare. E poi il sinistro, violento, preciso, che si stampa sotto la traversa e gonfia la rete. Lo stadio a momenti viene giù, mentre tutti, ma proprio tutti gli uomini in biancorosso corrono a saltare sulle spalle del numero 18. Che scompare sotto quel mucchio umano di amici, compagni che urlano il suo nome, mentre il San Nicola trema sotto una pioggia che copre le lacrime di un uomo che, finalmente, ha ritrovato la felicità.


Il calcio, a volte, consente a chi ne parla di scrivere storie bellissime. E bellissima è la storia che racconta del ritorno al gol di Nicola Citro. Il ginocchio sinistro che cede il 7 febbraio del 2020, in casa, contro la Viterbese allenata da Taurino. L’operazione, la stagione che se ne va, e poi il lento, lentissimo recupero, fatto di tante panchine e pochissimi minuti giocati, per un giocatore che, a gennaio, sembrava avere le valigie in mano. Alla fine Citro è rimasto, per rinascere, e ci aveva provato già nel finale allo Zaccheria contro il Foggia, con poca fortuna. Ma il gol era lì che l’aspettava, e il 32enne salernitano ha potuto esplodere tutta la sua gioia in una partita fondamentale per la corsa alla promozione diretta, con ancora una volta Taurino avversario in panchina. E il Bari, che storicamente manca certe occasioni, si è finalmente giocato alla grande il jolly servito su un piatto d’argento dal Catanzaro, battuto a Monopoli e prossimo avversario dei biancorossi. Che, al Ceravolo, potranno contare su un numero 18 ormai pienamente recuperato, fisicamente e mentalmente. L’abbraccio della squadra e di mister Mignani, quel “te lo meriti davvero” sussurrato all’orecchio del suo attaccante, lasciano intendere quanto il Bari aspettasse il vero Citro. Che, da qui alla fine del campionato, saprà senza dubbio dare un contributo per quell’obiettivo che adesso sì, sembra davvero vicino, anche per merito suo. Bentornato Nicolino!

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