Pizzulli, Scaringella, Califano, capitolo stipendi, liberatorie e… questione quote societarie. Non c’è più calcio giocato in questa stagione per la Fidelis Andria: succede per la precisione da dieci giorni. Non mancano, tuttavia, gli argomenti d’attualità, che portano tutti dritti al futuro del club biancazzurro, sotto la nuova proprietà, e al prossimo campionato di Serie D. Le principali attenzioni sono rivolte alla necessità di dare consistenza alla società. L’obiettivo è sempre lo stesso: raggiungere il milione di euro. Non più con 100 quote da 10.000 euro, ma attraverso 200 quote a 5.000 euro.
La nuova Fidelis deve essere per tutti, non solo per gli imprenditori.
Punto di partenza: nella nuova Fidelis non devono esistere personalismi. Ieri, intanto, la società ha riferito di aver provveduto al pagamento di tutti gli stipendi ai tesserati per la stagione 24-25 ottenendo, di conseguenza, la firma per le liberatorie: passaggio fondamentale per l’iscrizione al prossimo campionato. Capitolo panchina e uomo mercato: resta molto valida l’opzione Massimo Pizzulli (con lui da Martina ad Andria farebbe lo stesso tragitto il segretario Emanuele Santoruvo), resta possibile come opzione la conferma di Giuseppe Scaringella al timone della Fidelis, resta la prima scelta Gianni Califano come direttore sportivo. Argomenti ce ne sono, insomma. E ce ne saranno, in attesa delle ufficialità, anche nei prossimi giorni.