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Il Cerignola ha fatto 18: ufficiali Gonnelli e D’Andrea, ciliegina sulla torta in attacco?

E il Cerignola ha fatto 18. Tanti sono i volti nuovi tesserati dall’Audace nella stagione del ritorno tra i professionisti a 85 anni dall’ultima volta. Lorenzo Gonnelli e Filippo D’Andrea sono gli ultimi due innesti aggiunti al gruppo allenato da Michele Pazienza dall’operato del direttore sportivo Elio Di Toro. Operazioni a titolo definitivo, che allargano le fila di difesa e attacco. Gonnelli, centrale classe 1993, è cresciuto nei settori giovanili di Fiorentina e Livorno e tra i pro ha avviato la sua carriera in C2 nel Pontedera prima di affrontare la B e la C con il Livorno e cimentarsi nella terza serie del calcio italiano con Alessandria e Cesena. Per lui contratto biennale, stessa durata del legame stipulato con D’Andrea. Attaccante di movimento classe 1998, dopo le esperienze dilettantistiche con Tor di Quinto e Atletico Terme Fiuggi il suo cartellino è passato sotto il controllo della Salernitana, club dal quale l’Audace lo ha prelevato a titolo definitivo assicurando però una percentuale sulla futura rivendita ai campani. In Serie C ha messo a referto le esperienza di Foggia (33 presenze e 4 reti), Seregno (15 presenze e 1 gol) e Teramo (18 presenze e 5 reti).


A colpire, oltre alla quantità degli innesti, c’è anche la qualità: esperienza è la parola chiave che li accomuna a Coccia, arrivato a Cerignola dopo la tappa da capitano a Potenza, Saracco, portiere promosso anche dalla C alla B con il Cosenza quattro estati fa, Ligi in difesa, D’Ausilio e Langella a centrocampo, Sainz-Maza sulla trequarti e Neglia in attacco. Un settebello che si sommerà allo zoccolo duro del salto di categoria, con Allegrini in difesa, Tascone a centrocampo, Achik e Malcore nel reparto avanzato, e ai tanti giocatori che rappresentano una scommessa per la categoria: Giofrè, Olivera, Bianco sulle corsie difensive, Capomaggio, Ruggiero e Mancarella in mediana, Bingo e Inguscio in attacco. Con un organico al momento formato da 26 tesserati, è lecito anche aspettarsi delle uscite che potrebbero riguardare in particolare alcuni under: Bianco, richiesto da diversi club di Serie D, dovrebbe essere il primo a salutare. Anche perché, come spiegato dallo stesso Di Toro, il mercato in entrata dell’Audace non dovrebbe essere chiuso qui: da non escludere al momento l’arrivo di un altro centrale di difesa a completare il reparto e di un altro attaccante – Bernardotto dell’Avellino e Paponi del Bari restano profili graditi – per alzare ulteriormente l’asticella delle ambizioni.

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