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Il Taranto attende il Palermo: la sfida ai rosanero manca quasi da 30 anni

Una classica degli Anni Settanta, soprattutto. Prima e dopo incontri importanti, l’ultimo dei quali risale al campionato di serie B del 1992. Allora vinsero per 1-0 i padroni di casa. Taranto e Palermo tornano a sfidarsi a 29 anni dall’ultima volta: lo faranno sabato pomeriggio alle 17:30 allo Iacovone, dando il calcio d’inizio alla terza giornata di campionato. In Puglia, su 16 precedenti, il bilancio è di 4 vittorie del Taranto, 7 pareggi e 5 successi del Palermo. Al match le squadre arrivano a pari punti: 4 quelli della formazione di Giuseppe Laterza, che ha pareggiato contro la Turris e vinto a Campobasso, gli stessi dei siciliani di Giacomo Filippi, che hanno superato in casa il Latina e poi pareggiato il derby di Messina. I rossoblù, tornati tra i pro dove mancavano da quattro stagioni, sono una delle due squadre sin qui con la porta blindata nel raggruppamento: l’altra è il Picerno. Dato che forse ha consigliato al direttore sportivo Francesco Montervino di puntare la fiche degli svincolati sull’attacco, dove è arrivato Mario Pacilli. Attaccante esterno, classe ’87, mancino, ha alle spalle una carriera lunghissima spesa tra i campionati di Serie B e Serie C, con più di 300 presenze complessive. Casertana, Viterbese, Lecce, Cremonese, L’Aquila, Trapani, Albinoleffe Avellino, Pro Patria, Chiasso e Ternana. Farà parte di un reparto che comprende Giuseppe Giovinco, fratello minore dell’ex Juve Sebastian decisivo con la zuccata di Campobasso, e Andrea Saraniti. L’attaccante è un ex della partita: è infatti arrivato in rossoblù nel corso della sessione estiva di calciomercato dopo la risoluzione del contratto che lo legava al Palermo, dove ha giocato nella scorsa stagione segnando 4 gol in 27 partite. Sarà chiamato a sfidare il suo passato, contro una squadra ricca di calciatori già protagonisti in Puglia (Floriano a Barletta, Foggia e Bari, Dall’Oglio a Barletta, Giron a Bisceglie, Fella a Monopoli) e che nella sua storia ha all’attivo ben 29 partecipazioni al campionato di Serie A, categoria mai toccata dal Taranto. Numeri che significano blasone ma che il presente può annullare: chi vince, infatti, potrà isolarsi almeno fino alle partite del sabato sera in vetta in solitaria al raggruppamento.

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