L’anno della maturazione. È quello che Moussa Mané ha completato con la maglia del Team Altamura. I numeri accumulati sono quelli di chi ha vissuto in ascesa la stagione, servendo due assist e trovando anche il primo gol tra i professionisti in occasione della partita pareggiata per 1-1 a fine gennaio al D’Angelo con la Cavese. Parallelamente al cammino personale, c’è stato quello di squadra. I murgiani hanno conquistato la salvezza con largo anticipo, a inizio aprile, e hanno anche flirtato per qualche settimana con la zona playoff.
Con la maglia del Team Altamura Mané ha messo insieme 31 presenze su 34 partite di campionato ratificate dalla Lega Pro: in 27 occasioni è partito dal primo minuto, quattro volte Daniele Di Donato lo ha inserito a gara in corso, con una sola panchina per scelta tecnica (a settembre a Potenza con il Sorrento) e due assenze per squalifica o infortunio. Con 2664 minuti in campo è stato il quarto giocatore più impiega- to della rosa alle spalle di capitan Rolando e dei due centrali difensivi Silletti e De Santis. Sulla Murgia ha messo da parte i guai fisici che lo avevano condizionato tra Montevarchi e Recanatese nell’ultimo biennio. Il direttore sportivo biancorosso Andrea Grammatica lo ha voluto fortemente ad Altamura, prelevandolo in prestito dal Bari, mister Daniele Di Donato lo ha aiutato nella crescita a tutto tondo, schierandolo a destra nella difesa a quattro o da laterale a cinque. Il resto lo ha fatto la testa. D’intesa con società ed entourage Mané è seguito da un mental coach d’eccezione: Enrico Amore, ex fantasista di Juve Stabia e Cittadella tra le altre.
E ora che succede? Di certo il Bari, che lo ha sotto contratto fino al 30 giugno 2026, sta monitorando le prestazioni del difensore. Alla finestra restano anche i club del girone A che lo avevano seguito a gennaio e ovviamente il Team Altamura. il club vorrebbe trattenerlo in rosa.