Quando ha cominciato a muovere i primi passi con il “tacco e punta”, mai avrebbe immaginato di festeggiare il trentesimo compleanno così: in Giappone, alle Olimpiadi di Tokyo 2020, con un anno di ritardo, marciando sulle strade di Sapporo e vincendo la medaglia d’oro a cinque cerchi. Miglior regalo non poteva proprio farsi, insomma. Ce l’ha fatta una strepitosa Antonella Palmisano demolendo tutte le avversarie più accreditate. È lei, la tenace ragazza di Mottola, la nuova campionessa olimpica della 20 km. Prima volta in assoluto per una italiana nella specialità. Prima volta in assoluto in una grande competizione internazionale per la tarantina. Sventola sempre di più la bandiera di Puglia ai Giochi Olimpici: terzo oro, dopo quello di Vito Dell’Aquila da Palo del Colle nel taekwondo e Massimo Stano da Palo del Colle nell’atletica, e l’argento nella scherma di Luigi Samele da Foggia. Pugliesi dominatori incontrastati della 20 km di marcia. Superlativo Stano nella prova maschile. Superlativa Palmisano, questa mattina, nella gara femminile. Ieri, in albergo, era stata proprio Antonella a complimentarsi con Massimo per il titolo olimpico. Oggi ha compiuto la sua stessa impresa. Due figli di Puglia. Due ragazzi che hanno inseguito il sogno olimpico con la fatica della marcia e sono riusciti a centrare l’obiettivo più prestigioso. È l’Olimpiade dell’atletica leggera azzurra, ormai non ci sono più dubbi. Ma è anche e soprattutto l’Olimpiade della Puglia e del riscatto dei pugliesi. Tokyo 2020 è la nostra Olimpiade.
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