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Molfetta tra amarezza e voglia di ripartire: ora c’è da programmare il futuro

Luci ed ombre. Diverse luci, per la verità: la finale regionale di Coppa Italia Dilettanti, la finale playoff del girone A di Eccellenza, una tifoseria che, soprattutto negli appuntamenti-clou, è tornata ad avvicinarsi alla squadra della città, dopo la grande delusione di un anno fa per la sconfitta nei playout di serie D che portò alla retrocessione. È mancata la ciliegina sulla torta al Molfetta. È mancato l’acuto nelle partite con tanta roba come posta in palio. È mancato, nel caso specifico, il gol, in occasione della sfida di domenica scorsa al “Ventura” contro il Bisceglie. Lo 0-0 finale, al termine di 120 minuti, ha premiato i nerazzurrostellati, in virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare. Rimpianti molfettesi legati soprattutto alla superiorità numerica, determinata dal “rosso” a Pignataro, non sfruttata per buona parte della contesa.

Ha ereditato il timone della squadra durante la sosta natalizia e di fine anno, Giuseppe Branà. I risultati sono stati soddisfacenti, ma è mancato l’acuto-promozione.

Fine della stagione. Testa alla prossima. Questa volta il tempo è alleato del Molfetta. Che la scorsa estate ha saputo la categoria di appartenenza soltanto a fine agosto. Questa volta, no. Si può sfruttare proprio il tanto tempo a disposizione per programmare la prossima stagione, quella del ritorno al girone unico in Eccellenza. I molfettesi, naturalmente, si aspettano una squadra ambiziosa.

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