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Nuovo Cerignola, vecchio Pazienza: “Ambiziosi ma senza snaturarci”

Sarà una squadra che dovrà rispecchiare il carattere del suo allenatore, che per sua stessa ammissione con determinazione in carriera ha sopperito ai limiti e ha giocato tanti anni ad alti livelli in A. Il titolo alla stagione 2021/22 dell’Audace Cerignola è Michele Pazienza. Una vita da mediano, un presente da allenatore. Quello di chi era stato scelto dalla presidenza di Luigi Caterino ed è stato confermato da Danilo Quarto per una nuova era nel girone H di serie D. E che non vede l’ora di levarsi la camicia e indossare nuovamente tuta e scarpini da calcio.
Senso di appartenenza. Quello di chi é nato a San Severo, non troppo distante da Cerignola, e ha mosso i primi passi nel calcio che conta con il Foggia. A 38 anni e dopo le esperienze con Pisa e Siracusa in panchina, aveva detto no a proposte dal nord per tornare nella sua Puglia. Tanti maestri, da Prandelli a Conte, passando per Mazzarri e Pioli, un solo credo. Quello nel lavoro quotidiano. Che il Cerignola, avviati i motori con le conferme di Malcore, Loiodice, Allegrini e Achik e candidato a un cammino da protagonista nel girone H di serie D, non dovrà mai mettere da parte.
Il recente passato è nell’ottavo posto della scorsa stagione, avviata con l’obiettivo salvezza e passato per un girone di ritorno a marce altissime, con sei vittorie di fila al Monterisi e l’ottavo posto finale. Sudore, fatica e tanta…Pazienza. Senza dimenticare innesti giusti e oculati

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