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Stadi, avanti con il limite al 50% degli spettatori: niente tetto dei 5mila, la scelta della Lega Pro

No al tetto massimo dei 5000 posti a sedere, avanti con le regole contenute all’interno del decreto legge approvato il 29 dicembre del 2021 dal Governo. La Lega Pro non seguirà la linea fissata da Lega di Serie A e Lega di Serie B per lo scorso e per il prossimo weekend di campionato. Non ci sarà quindi per le 30 partite di Serie C in calendario nel fine settimana, quello della ripresa delle competizioni dopo un mese di stop con la disputa della quarta giornata di ritorno, un numero fisso per il limite di spettatori presenti a prescindere dai posti disponibili in ogni impianto sportivo sulla base dell’aumento dei contagi da Covid-19 e con i settori ospiti chiusi per evitare trasferimenti di tifosi da una città all’altra. Si ragionerà in percentuale, rispettando così le linee guida fissate alla fine dello scorso anno solare.
A consigliare questa scelta al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e alla sua squadra di lavoro è stata con ogni probabilità la media spettatori sui campi di C ogni weekend, ben inferiore ai 5mila spettatori per partita eccezion fatta per alcune piazze. Nel caso del girone C, solo il San Nicola di Bari – con poco più di 8mila presenti per ogni partita casalinga di Antenucci e compagni, e il Barbera di Palermo, con la media di 5500 spettatori per ogni incontro interno dei rosanero, hanno fatto registrare un dato superiore. Seguono Taranto e Foggia, ferme sui 3500, con il Catania in quinta posizione a 3100. A completare le prime dieci posizioni del raggruppamento sono poi Avellino, Campobasso, Catanzaro, Fidelis Andria e Potenza. In A e B, invece, dopo la pausa per la nazionale, prevista dopo il 23 gennaio con ripresa del campionato il 6 febbraio, si dovrebbe ritornare alla capienza prevista per legge. Quella che la Lega Pro proverà a far rispettare sin dal prossimo weekend.

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