“La giocata della vita, ma sono stato anche fortunato: è andata bene”. Danilo Ventola non ha dubbi: quella rovesciata d’istinto con cui ha deciso Potenza-Virtus Francavilla in favore della formazione allenata da Roberto Taurino, trascinandola al terzo posto nel girone C di Serie C. Un centro da playstation, con il centravanti classe 2000 di proprietà dell’Ascoli che si candida già ad autore del gol dell’anno. Una prodezza, nel segno di un cognome celebre: il 21enne originario di Brindisi è nipote di Nicola Ventola, ex calciatore di Inter, Atalanta, Bari e Torino. Il calcio lo ha nel sangue e i geni non mentono: come suo zio, anche Danilo predilige i gol non semplici. Il percorso però non è stato semplice: dopo lo start nella formazione under 17 del Bari, Ventola junior è passato al Genoa. Nella sua prima stagione nel massimo campionato nazionale giovanile di Primavera 1, mette insieme 26 presenze e 3 gol, conditi poi con altre 2 reti che hanno permesso al Genoa di sognare la vittoria del Trofeo di Viareggio, desiderio che però verrà infranto nella sconfitta in finale contro il Bologna, persa per 6-7 dopo i calci di rigore. Di lì ecco il settore giovanile dell’Ascoli, club che ancora oggi ne controlla il cartellino, i 2 gol in C a Rimini e la scorsa annata: zero reti tra Turris e Imolese. Dopo sei turni della Serie C 2021/22, Danilo Giacinto Ventola ha già eguagliato il suo record personale. “Ghiaccio nelle vene” dice lui su Instagram. Quello che ha rotto, a suon di gol e rovesciate.
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