Tante lacrime, commozione, dolore e un lungo applauso dei tantissimi presenti, tra i quali molti giovani, per l’ultimo saluto, nella Cattedrale di San Sabino di Bari, a Sofia Lorusso, la 16enne che la sera del 26 maggio, si è schiantata su via Tatarella, a bordo della sua minicar. La ragazza è deceduta a seguito delle ferite riportate dall’incidente la sera del 27 maggio. Durante la messa, celebrata da Don Franco Lanzolla, ha preso la parola anche la sorella di Sofia: “Ti porterò a vedere il mare – ha detto la giovane – continuerai a vivere con noi, dentro di noi. E avrai giustizia, come ti ha promesso mamma”. La bara bianca è stata accolta dalla disperazione di amici e parenti e sono stati liberati in cielo palloncini rosa e bianchi con al centro la lettera “S”, per uno straziante ultimo saluto a Sofia. Per la morte della 16enne, che era alla guida della minicar e trasportava un’amica maggiorenne, è indagato, per omicidio stradale, un 25enne residente nel Comune di Adelfia alla guida di una Volvo. Il giovane non era sotto l’effetto di alcol e droghe, come hanno accertato i test effettuati su di lui dopo l’incidente, risultati negativi. Da verificare cosa abbia provocato la collisione tra i due mezzi: un probabile tamponamento che potrebbe essere stato causato dall’alta velocità oppure da una distrazione alla guida.
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