Cronaca

Moglie del boss schiaffeggiò una giornalista nel rione Libertà: arrestata, dovrà scontare 1 anno e 4 mesi di carcere

Schiaffeggiò una giornalista del TG1, che stava realizzando un servizio televisivo sulla criminalità organizzata barese nel rione Libertà. Con questa accusa è stata arrestata, questa mattina, dalla Polizia di Stato la 51enne Monica Laera, moglie di uno dei boss del clan Strisciuglio, Lorenzo Caldarola.

La donna, nota alle Forze dell’Ordine, è stata condannata in via definitiva per lesioni personali aggravate e minacce aggravate dal metodo mafioso.

Laera è stata condotta nel carcere di Trani, dove dovrà scontare la pena residua di un anno e quattro mesi di reclusione, in esecuzione della sentenza della Corte di Cassazione, che a maggio ha confermato la condanna della Corte d’Appello di Bari.

L’aggressione risale al pomeriggio del 9 febbraio 2018. La giornalista Maria Grazia Mazzola stava realizzando un reportage sul tema “I giovani e le mafie”, e si era recata nel quartiere Libertà per fare domande sul figlio del boss Ivan Caldarola, di 25 anni, coinvolto in un episodio di violenza ai danni di un minorenne.

Giunta nei pressi dell’abitazione della famiglia Caldarola (al cui interno era stata allestita una camera ardente dopo la morte di un parente), la cronista venne avvicinata dalla donna, che prima le intimò di allontanarsi con tono minaccioso, per poi passare alle vie di fatto, colpendola con uno schiaffo in faccia. A seguito dell’aggressione, la giornalista Rai riportò un trauma contusivo al volto, con una prognosi di dieci giorni.

Vedi anche

Back to top button