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Rao & Sibilli, il Bari prova a mettere la freccia a sinistra: Caserta li studia con attenzione

Mettere la freccia. Per chi gioca in fascia è pane quotidiano, quello che Emanuele Rao e Giuseppe Sibilli stanno masticando nei primi giorni di lavoro del Bari nel ritiro abruzzese di Roccaraso. Separati da 10 anni sulla carta di identità (classe 2006 Rao, classe 1996 Sibilli), uniti dalla zolla di campo che dovrebbero occupare nei piani di Fabio Caserta e dalla volontà di essere al centro del progetto con i colori biancorossi sulla pelle nella stagione 2025/26. In un attacco che ha perso per strada quasi tutti gli interpreti della scorsa annata (Bellomo, fresco di rinnovo di contratto, e Pereiro, la cui permanenza non è però assicurata, sono gli unici elementi di continuità) il Bari cerca nuovi attori protagonisti.

Sibilli sa come si fa. Il suo primo impatto con il Bari è stato di quelli che non passano certo inosservati: 12 reti e sei assist nella prima stagione, chiusa con la salvezza ai playout nella notte di Terni. Bottino sufficiente per meritare il riscatto del cartellino dal Pisa a 600mila euro ma non per confermarsi nel cuore delle idee di Moreno Longo, subentrato intanto sulla panchina biancorossa. Nel primo semestre dell’annata 2024/25 Sibilli ha galleggiato tra campo e parco riserve di lusso, prima di accettare la proposta della Sampdoria ed essere tra i fautori della tanto discussa salvezza blucerchiata sul campo. Il tandem Magalini-Di Cesare è stato contento di vedere la Samp non esercitare il diritto di riscatto previsto dalla formula di trasferimento , Fabio Caserta è un suo estimatore da anni e lo considera opzione assai preziosa. I primi segnali del Sibilli 3.0 sono stati assai incoraggianti: suo il primo gol della stagione del Bari, suoi i sorrisi che costellano i social in queste ore.

Se a Sibill sarà chiesto di confermarsi e se possibile migliorarsi, Rao auspica il salto di qualità. A 19 anni compiuti lo scorso 28 marzo, il talento di Rovereto può vantare già 67 partite in C con la Spal, condite da sei gol e tre assist. Numeri che l’hanno portato al centro di una vera e propria asta di calciomercato una volta ratificata la mancata iscrizione in C del club di Ferrara. L’ha spuntata il Napoli, che l’ha poi girato in prestito al Bari. Una formula già vista più volte negli anni. Destro naturale che preferisce partire da sinistra, ha la benedizione di un ex biancorosso come Mirco Antenucci, un’istituzione dalle parti del San Nicola, e tanta fame. Quella che serve per scalare posizioni e consolidarsi anche al piano superiore. Rao & Sibilli, così vicini e così lontani al tempo stesso: la strana coppia che può far mettere la freccia del sorpasso al Bari.

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