Per quelle che sono le accuse avrebbero dichiarato falsamente di possedere diplomi riconosciuti da enti formativi o ne avrebbero presentato versioni contraffatte, in diversi casi certificati di qualifica professionale apparentemente rilasciati dalla Regione Emilia Romagna ma rivelatisi poi falsi o alterati. Per questo la Procura della Repubblica di Foggia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a carico di 31 persone, accusate a vario titolo di falso ideologico, truffa aggravata e uso di atti falsi, connessi al conseguimento presumibilmente fraudolento del titolo di Operatore Socio Sanitario. Un’indagine che prese il via dalla partecipazione al concorsone indetto dal Policlinico Riuniti di Foggia per l’assunzione di circa 2500 operatori. Il presunto sistema illecito, sarebbe radicato, per quanto spiegano gli atti, soprattutto sul territorio garganico. Le indagini presero il via dopo i controlli interni attivati successivamente alle procedure concorsuali pubbliche bandite dalla Regione Puglia. I 31 soggetti indagati rischiano ora il processo.
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