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Foggia, occhi sugli svincolati dopo la rivoluzione. Si aggrega un nuovo attaccante. A Rossi la scelta: ritorno all’antico o assetto confermato?

Ventitré volti nuovi, integrati da alcuni promettenti baby, come Castaldi, Agnelli, Testa e l’attaccante La Porta e due soli reduci della passata stagione, Pazienza e Felicioli, con quest’ultimo destinato a finire ai margini e probabilmente fuori lista. Il nuovo corso del Foggia è partito, ora tocca al tecnico Delio Rossi assemblare la squadra. Non sarà compito semplice per il condottiero del Foggia, dalle cui scelte si capirà anche se i calciatori arrivati corrispondano o meno alle caratteristiche da lui richieste. L’idea di base di affidarsi a quello che a lungo è stato il suo mantra, ovvero il 4-3-3, annunciata nel giorno della presentazione e confermata solo nella gara di Coppa Italia col Siracusa, è stata, almeno per ora, accantonata in nome di un più equilibrato 3-5-2 che, a dire di Rossi, meglio si adatta ai giocatori in organico. Se la decina di calciatori giunti nelle ultime battute muteranno il Rossi pensiero, verrà scoperto presto. La sensazione, tuttavia, è che l’allenatore almeno in questa fase continuerà ad insistere col 3-5-2. Intanto da oggi a disposizione l’attaccante croato Miroslav Ilicic: pratiche burocratiche permettendo, anche lui dovrebbe essere, così come tutti gli altri nuovi, a disposizione in vista della trasferta di sabato a Giugliano. Squadra al lavoro, nel frattempo, con occhi sempre vigili sul mercato degli svincolati: il Foggia cerca un portiere esperto, discorsi avviati con l’ex Cerignola Saracco, tra i senza contratto c’è anche l’ex Lecce Filippo Perucchini. Rossi valuterà intanto il materiale a disposizione, compreso il parco attaccanti arricchito numericamente negli ultimi giorni dagli innesti, oltre che di Ilicic, anche di Sylla e Fossati. Non è da escludere il ricorso a qualche svincolato anche in qualche altro reparto. Prima, però, saranno fatte le valutazioni del caso.

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