Questo Casarano può sedersi al tavolo dei grandi del girone C di Serie C e restarci? I numeri dicono di sì. 18 punti dopo nove giornate, gli stessi del Cerignola 2024/25 che fu poi capace di arrivare in semifinale playoff (tra le pugliesi in tempi recenti ha fatto meglio solo il Bari 2021/22, 20 punti allo stesso punto della competizione), secondo attacco tra i 60 club di C con 19 gol – meglio solo l’Ascoli nel gruppo B a 20 – e cinque clean sheet per il portiere Nicolò Chiorra, che ha sì incassato 12 reti – sei per mano dell’Atalanta Under 23 al secondo turno – ma ha anche tenuto la porta blindata contro avversari del calibro di Trapani, Benevento e Cerignola.
Il 3-0 del Capozza nel derby con i gialloblù ha bissato la vittoria di Caserta nelle dimensioni e nelle proporzioni. Questo Casarano si è già preso la scena e in copertina sul campo c’è Mino Chiricò. Letteralmente rigenerato dall’aria della Puglia, il numero 10 è il vicecapocannoniere del girone C con sei reti mentre nella classifica degli assist è in vetta incontrastato con sei passaggi vincenti per i compagni di squadra.
Sul ritorno in Serie C a 27 anni dall’ultima volta con marce alte inserite e la sensazione di una squadra che viaggia con il pilota automatico c’è la firma maiuscola di Vito Di Bari. Caronte del Casarano dalla D alla C, quest’anno è il demiurgo di una squadra che ha saputo inanellare sette risultati utili di fila. La sua squadra diverte e si diverte: in attacco con Chiricò brillano anche Malcore, già quattro gol per lui, Zanaboni, due reti negli scampoli di gara a lui riservati, e l’imprevedibilità di Ferrara e Millico.
Sabato prossimo altro derby casalingo, con il Foggia atteso al Capozza. Sette giorni dopo sarà trasferta a Siracusa, remake della Poule Scudetto di Serie D. La sensazione è che i sei punti possano essere alla portata di questo Casarano, oggi a -1 dal secondo posto e -4 dalla vetta. Così ottobre rischia davvero di diventare il mese dei sogni a occhi aperti.
