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La ASL di Bari e l’ospedale “Di Venere” utilizzano per la prima volta in Italia l’IA nella diagnosi del tumore al collo dell’utero

Per la prima volta in Italia è possibile scoprire eventuali tumori al collo dell’utero attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale: succede all’Ospedale “Di Venere” con la collaborazione dell’ASL di Bari.

Si tratta dell’ultima innovazione nel campo del carcinoma uterino che renderà possibili diagnosi più veloci, precise e di alta qualità, oltre che procedure automatizzate capaci di minimizzare i margini d’errore. Un passo decisivo nella prevenzione oncologica femminile.

Attraverso sistemi avanzati di apprendimento, gli algoritmi dell’intelligenza artificiale imparano a riconoscere automaticamente le cellule anomale. I campioni vengono poi preparati con sistemi automatizzati, letti da uno scanner che acquisisce le immagini e riproposti in gallerie fotografiche ad alta risoluzione. Inoltre, tutti i dati vengono salvati e archiviati in un server interno, in modo da favorire il consulto tra differenti specialisti, che rimangono fondamentali nella diagnosi finale della patologia.

Si tratta solo dell’ennesima conferma per il “Di Venere” come punto di riferimento regionale e nazionale nella prevenzione del tumore della cervice uterina e di una importante innovazione per l’intera sanità pubblica.

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