Ricerca di soluzioni per blindare una difesa che sin qui ha esibito tanti, troppi spifferi. È uno degli obiettivi a cui il Bari di Fabio Caserta sta lavorando nel ritiro di Castel di Sangro, località scelta dalla società biancorossa per ritrovare serenità dopo un avvio di campionato ben al di sotto delle attese, con soli sei punti nel totalizzatore dopo otto giornate e il quartultimo posto sul groppone. I gol presi da Cerofolini, tra i migliori di questa prima parte di stagione, sono stati sin qui ben 15, una media che sfiora i due centri al passivo a partita. E con il Mantova, avversario a -1 dal Bari in classifica atteso domenica alle 17.15 al San Nicola con le credenziali di secondo peggior attacco del campionato di B, all’assenza dell’infortunato Vicari si sommerà quella di Nikolaou, fermato per un turno dal giudice sportivo dopo la scellerata espulsione di Reggio Emilia.
L’assenza del centrale greco, tra i peggiori di questo avvio di stagione, apre però una voragine nel cuore della difesa. Tanto che Caserta per confermare la linea difensiva a tre sposata in tre delle ultime quattro partite – solo con il Padova in casa il Bari ha giocato a quattro – potrebbe ricorrere dal primo minuto a Kassama. Il 2004 ex Trento non ha convinto nei due spezzoni giocati sin qui da subentrante ma l’emergenza e la coperta corta dietro potrebbero suggerirne l’impiego dal primo minuto accanto a Meroni e Pucino. A Castel di Sangro è l’idea che va per la maggiore, con le alternative corrispondenti ai profili di Burgio – un laterale mancino – e Mavraj, mai in campo tra i professionisti sin qui, che restano nelle retrovie.
Se l’orientamento della difesa a tre dovesse essere confermato, sarebbe poi corsa a quattro per due posti in fascia: a destra Dickmann sin qui è stato sempre scelto dal primo minuto ma a inizio settimana Caserta ha anche testato Antonucci, proposto invece a sinistra con la Reggiana. Difficile pensare che l’ex Spezia possa però partire dal primo minuto in quella zolla di campo. Resta invece forte la sua candidatura per un posto a sinistra, dove sarà corsa a due con Dorval, partito dalla panchina nell’ultimo impegno di campionato. Più defilata l’ipotesi che porta a Rao, schierato a tutta fascia soprattutto da subentrante. Spingere senza perdere equilibrio, con la consapevolezza di avere un solo risultato disponibile: la vittoria. Con questo spirito il Bari prepara la sfida al Mantova.



