Cronaca

Bari, tentato omicidio Vavalle: dopo 9 anni cinque persone arrestate dai carabinieri

Svolta nelle indagini sul tentato omicidio di Nicola Vavalle, ferito da numerosissimi colpi di kalashnikov il 18 giugno del 2016 in via Caposcardicchio a Bari. Sono cinque le persone arrestate dai Carabinieri, delle quali quattro già in carcere e due delle quali già al 41bis: si tratta di Saverio Faccilongo, il fratello Giovanni, Vito Antonio Catacchio, Giovanni Sgaramella e Francesco De Marzo. I presunti responsabili sono accusati a vario titolo di “ tentato omicidio premeditato in concorso” e “detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un’arma da guerra” (costituita da un fucile d’assalto Ak 47 kalashnikov), aggravati dalle modalità mafiose. Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari e sviluppate in più fasi dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri per mezzo di servizi di osservazione, pedinamenti e attività tecniche, nonché supportate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 5 arrestati – tutti appartenenti alla compagine del quartiere San Pio del più ampio clan Strisciuglio, attivo sul territorio di Bari e provincia – e di individuare il movente del grave fatto delittuoso. Secondo le indagini, le motivazioni del tentato omicidio sono da ricercare nel mancato assoggettamento della famiglia Vavalle del San Paolo di Bari al clan Strisciuglio. Ed ecco che una lite che il figlio di Nicola Vavalle, Francesco, all’epoca 14enne, ebbe quel pomeriggio nel lido Lucciola di Santo Spirito con un buttafuori che non voleva farlo entrare senza pagare, ha creato l’occasione. Al diniego del buttafuori, il ragazzo avrebbe chiamato il padre che, raggiungendolo, avrebbe aggredito fisicamente l’addetto alla sicurezza, ritenuto vicino al clan Strisciuglio. Un tentato omicidio che si consuma nel giro di poche ore. Secondo quanto ricostruito, Nicola Vavalle, 51enne boss della zona, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, era in via Caposcardicchio, alla periferia del quartiere San Paolo, quando numerosissimi proiettili calibro 7,62 lo raggiunsero al torace. A sparare, secondo i militari, furono quattro persone a bordo di due moto. Vavalle, fratello di Franco considerato dagli investigatori il re delle slot machine e nei cui confronti i carabinieri eseguirono un sequestro patrimoniale per un valore di 50 milioni di euro, si presentò sanguinante al Pronto soccorso. Sul luogo dell’agguato i carabinieri trovarono una trentina di bossoli di mitra.

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