Occorrerà trovare un’intesa sul significato del verbo “ripristinare” che ad Andria ha ingenerato, e continua a ingenerare, malintesi. Per Treccani il verbo transitivo ha il significato di rimettere qualcosa nello stato di prima. Ridurre in pristino significa dunque riportare allo stato precedente. I rattoppi realizzati sull’asfalto della tangenziale di Andria non sembrano rispondere a tale definizione che pure è utilizzata ancora una volta dal sindaco Giovanna Bruno che ha annunciato con un post l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria della viabilità finanziati dalla Regione Puglia con il progetto “Strada per Strada” che ha portato ad Andria circa 2milioni e 300mila euro. I cittadini che hanno commentato il post della sindaca, sembrano condividere il fatto che quei rattoppi non possano rappresentare un’opera di manutenzione (come la definisce la Regione nel bando che ha erogato i finanziamenti) né tantomeno un’opera di ripristino come la definisce il primo cittadino andriese. E infatti è un profluvio di improperi e contestazioni perchè non serve un occhio esperto per comprendere che quei lavori si riveleranno inutili nel giro di pochi mesi. Alla bruttura estetica realizzata con i lavori affidati alla società in house Multiservice, si unisce la contestazione che quei rattoppi, alle prime intense piogge, dureranno molto poco. Che lì dove fino a ieri si sprofondava con le ruote dei veicoli, oggi si sale e il viaggio resta un’esperienza di sballottolamento continuo. “Soldi buttati” commenta, non a torto, qualcuno al post della sindaca che annuncia che la prossima settimana i lavori di manutenzione straordinaria riguarderanno il centro abitato con annessi disagi alla circolazione. La speranza è che non sia lo stesso il tenore dell’esecuzione dei lavori: è probabilmente più opportuno ripristinare a regola d’arte un numero minore di strade anziché scontentare un gran numero di cittadini con toppe che nasconderanno per poco tempo le buche.
Ma è anche bene che si adotti il significato letterale della parola “ripristino” per tutti i lavori che vengono eseguiti sulle strade della città: in questi giorni sono numerosi gli interventi di cablaggio di fibra ottica. Il comune “prescrive il rifacimento di un tappetino di larghezza non inferiore a due metri per tutta la lunghezza dello scavo”. Detto quindi che è già il comune a richiedere rattoppi anziché chiedere il ripristino dell’asfalto, la larghezza di due metri non ci sembra rispettata in alcun punto dei luoghi interessati da lavori già eseguiti.
L’utilizzo improprio del termine ripristino, poi, è già stato motivo di malintesi nel recente passato: la sindaca Giovanna Bruno ha voluto precisare nel corso dell’ultimo consiglio comunale che sia stata una cattiva interpretazione di telesveva annunciare il ritorno del servizio di multe automatiche con il sistema safer place. Ancora una volta infatti il primo cittadino aveva parlato di ripristino del servizio ma alla notizia da noi riportata è arrivata la smentita dell’azienda fornitrice del software che ha ricordato di vantare crediti per decine di migliaia di euro dal comune di Andria. Che ha invece acquistato un software concorrente per una somma di circa diecimila euro.