E’ un Barletta da 30 e lode. Tanti sono i punti conquistati dalla formazione di Francesco Farina. Tanti erano quelli messi a disposizione dal campionato. Quello di Pollidori e compagni è un percorso netto, alimentato dalla vittoria di domenica scorsa: rimonta sul neutro di Molfetta contro un Trinitapoli passato in vantaggio con Zaldua, ripreso dalla zuccata di Morra e sorpassato dalla gemma di Pignataro su punizione. Merito, assicura l’allenatore, di un secondo tempo praticamente senza storia.
35 gol fatti, 7 subiti in campionato. E le vittorie consecutive sono 14 se si considera anche la Coppa Italia Dilettanti. Farina sa bene che ogni avversario affronta il Barletta con lo spirito di chi vuole realizzare l’impresa dell’anno, fermando la capolista. E’ altrettanto consapevole, l’allenatore, del fatto che i suoi quest’anno uniscono alla qualità la fame di chi nella scorsa stagione si è fermato in semifinale.
All’orizzonte c’è il Corato, ultima squadra in grado di battere il Barletta. Era il 13 giugno, era proprio quella fatale – per i biancorossi – semifinale playoff giocata al San Sabino di Canosa e vinta per 2-1 dai neroverdi, allora allenati da Giuseppe Scaringella. Stessa sede di gioco domenica prossima, per la sfida tra prima e seconda, con i coratini che inseguono a 6 punti ma devono recuperare la partita di Monte Sant’Angelo contro il Manfredonia. Calma e sangue freddo: questo il mantra di Farina.