Dimissioni confermate. Nessun passo indietro da parte dell’ex assessore alla Sanità pugliese, Pier Luigi Lopalco, che ieri ha ribadito la volontà di lasciare la sua carica con una lettera protocollata di dimissioni irrevocabili inviata al presidente della Regione, Michele Emiliano.
Finisce così una breve pausa di riflessione che lo stesso professor Lopalco aveva cominciato, circa una settimana fa, dopo aver comunicato di voler abbandonare la delega assessorile. Una decisione presa sia per stanchezza fisica e mentale, dopo i lunghi mesi di emergenza Covid, che per divergenze di opinioni con lo stesso Emiliano in merito al costosissimo farmaco Zolgesma, per la cura dell’atrofia muscolare spinale, con il governatore favorevole all’acquisto e Lopalco fortemente contrario.
“Si chiude oggi un importantissimo capitolo della mia vita personale e professionale. Con questo ritengo di aver esaurito il mio impegno nella funzione di assessore” – ha scritto l’epidemiologo in un lungo post pubblicato ieri pomeriggio sulla sua pagina Facebook.
Nessun addio alla politica però. Lopalco ci tiene a specificarlo. “Continuerò a dar voce, sempre in maniera critica, alle migliaia di concittadini che mi hanno votato nel Consiglio regionale pugliese” – ha sottolineato Lopalco nel messaggio social. “Quello che mi propongo di iniziare – ha concluso – sarà solo un cambio di prospettiva a sostegno della salute pubblica”.
Dunque per l’ex assessore si scrive adesso una nuova pagina della sua carriera politica, nel ruolo di consigliere regionale. Il presidente Michele Emiliano, ha intanto reso noto di aver accettato le dimissioni di Lopalco, dopo aver cercato inutilmente, nei giorni scorsi, di fargli cambiare idea.
Il Governatore ha anche deciso di tenere per sé la delega alla Sanità, tant’è che, già nella giornata di ieri, ha presieduto una riunione con i dirigenti del Dipartimento regionale della Salute. Un incontro convocato, tra le altre cose, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla campagna vaccinale pugliese, soprattutto in vista delle somministrazioni delle terze dosi ad una platea sempre più ampia.