È stato condannato con rito abbreviato a 16 anni di reclusione il killer di Giuseppe Caracciolo, il 48enne pluripregudicato ucciso a colpi di pistola il 12 settembre 2020 nel centro di Canosa di Puglia.
Si tratta di Matteo di Nunno, di 80 anni, riconosciuto colpevole dal Tribunale di Trani di omicidio volontario e porto abusivo di arma clandestina.
L’agguato venne consumato in Piazza della Repubblica: Caracciolo, che era alla guida di un’auto, venne raggiunto da un colpo di pistola esploso dall’80enne che, dopo aver sparato, riuscì ad allontanarsi a bordo della propria carrozzina elettrica.
Trasportata d’urgenza presso il “Bonomo” di Andria, la vittima morì poco dopo il suo arrivo in ospedale.
A portare la Polizia sulle tracce dell’assassino furono i filmati registrati da una telecamera di sorveglianza. Di Nunno venne fermato nella sua abitazione, con un borsone, pronto per darsi alla fuga.
Assieme al killer venne arrestato per favoreggiamento anche il figlio 48enne, che aveva nascosto in casa la pistola usata per l’omicidio.
Dopo aver ammesso le proprie responsabilità, l’uomo spiegò agli inquirenti di aver agito per vendicare un pestaggio da lui subito ad opera di Caracciolo, circa due mesi prima del delitto.
La vittima, in compagnia di un altro pregiudicato, aveva picchiato selvaggiamente Di Nunno, procurandogli diverse lesioni. L’aggressione però non venne mai denunciata.