Nuova puntata della telenovela sulla composizione del Consiglio regionale della Puglia. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l’efficacia dei provvedimenti con i quali il TAR, lo scorso primo dicembre, aveva ridisegnato il l’assemblea pugliese, ad oltre un anno dalle elezioni regionali del 2020.
Il Tribunale Amministrativo aveva sancito l’ingresso in consiglio dei due esponenti di centrodestra Antonio Paolo Scalera, de “La Puglia Domani”, e di Vito De Palma, “Forza Italia” al posto di Mario Pendinelli dei “Popolari con Emiliano” e Peppino Longo della lista “CON”. Questo in virtù della riduzione dei seggi spettanti alla maggioranza di centrosinistra, passati da 29 a 27.
Partita chiusa? Assolutamente no! A riaprirla ci ha pensato il giudice monocratico d’Appello, Claudio Contessa, che ha accolto l’istanza presentata dai due consiglieri esclusi, dopo la decisione del TAR, sospendendone l’efficacia e fissando la camera di consiglio per la discussione alla data dell’11 gennaio 2022. Tutto in stand-by quindi nell’assemblea regionale pugliese, dove il prossimo 14 dicembre si sarebbe dovuta anche svolgere la seduta per la proclamazione dei nuovi eletti.
La decisione del giudice è stata motivata dal fatto che “spetta alla camera di consiglio il compito di risolvere la questione relativa alle modalità di ricalcolo del premio di maggioranza e dei relativi seggi e quindi dell’esclusione delle liste che non hanno superato la soglia di sbarramento”.
Tutto rinviato di un mese, quindi, quando si scriverà un nuovo capitolo, si spera l’ultimo, di questa lunga e ingarbugliata vicenda.