Oltre 9 pugliesi su 10 (il 93%) hanno deciso di trascorrere il Natale in casa, in famiglia o con i parenti e gli amici più stretti, sotto la spinta dalla preoccupazione per la risalita dei contagi e del diffondersi della variante Omicron. E’ quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi Ixe’, che evidenzia la tendenza a passare la vigilia e le festività natalizie tra le mura domestiche, cercando consolazione a tavola rispetto alle limitazioni agli eventi in piazza e all’impossibilità di fare le vacanze all’estero.
Il risultato è un aumento del 38% della spesa in Puglia per il cibo rispetto allo scorso anno per un valore medio di 130 euro a famiglia – sottolinea Coldiretti Puglia. Ma c’è anche un 9% di italiani che non si farà contagiare dalla passione per la cucina e ordinerà d’asporto o ricorrerà a piatti pronti portati da amici o parenti.
Per quanto riguarda i prodotti più presenti sulle tavole, lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per otto consumatori su dieci (84%), mentre il panettone con il 77% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 69% ma entrambi consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in quasi la metà delle famiglie (47%).
Sono però oltre 200mila i poveri in Puglia che per le feste di Natale sono costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari a causa della crisi economica legata al Covid. Una emergenza affrontata grazie alla solidarietà con oltre 4 italiani su 10 che intendono partecipare a Natale ad iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni.