Terremoto calcistico a Bisceglie. Natale e Santo Stefano portano in dote un’autentica rivoluzione nel club neroazzurrostellato, quartultimo nel girone H di Serie D. L’allenatore Danilo Rufini ha infatti rassegnato le dimissioni – accettate dalla società – lasciando così la panchina dopo 18 gare in cui ha ottenuto altrettanti punti. Un addio consumato in poche ore, quello tra l’allenatore 49enne di origini cosentine e il Bisceglie. Di 3 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte il bilancio di Rufini in panchina. “La dirigenza nerazzurra, con a capo il presidente Vincenzo Racanati – spiega la nota ufficiale diffusa dal club – ringrazia mister Rufini per la passione e la professionalità con cui ha svolto il suo incarico augurandogli le migliori fortune per il futuro”. In pole per sostituire l’ormai ex tecnico del Bisceglie c’è Michele Cazzarò, ex tecnico di Brindisi, ACR Messina e Taranto.
Termina in anticipo anche l’avventura del responsabile dell’area tecnica Livio Scuotto, a Bisceglie dall’estate 2020. In questo caso non si tratta di dimissioni. Il club ha infatti comunicato “di aver interrotto ufficialmente il rapporto di collaborazione con il dirigente”. Alla voce commiati c’è anche l’addio del direttore generale Angelo Angiolino. Una scelta presa, si legge nella nota, “per meri motivi personali e in maniera irrevocabile”. Tre addii in un colpo solo, sequela di eventi e notizie che sa di rivoluzione alle porte. Un vero e proprio scossone societario, considerato il rendimento altalenante della squadra, che si trova quartultima, in piena zona play-out.