E’ il 14 novembre 2021, Giornata Mondiale dei Poveri, quando Papa Francesco in occasione della Santa Messa in Vaticano decide di utilizzare il pastorale realizzato da Michele Todisco. Un’emozione indescrivibile e visibile negli occhi del 46enne di San Ferdinando di Puglia, scultore e mosaicista. Un lavoro realizzato con cura e su commissione della Santa Sede. Bergoglio ha impugnato tra le sue mani un’opera tutta pugliese, nata nella terra ofantina con un materiale molto semplice, l’ulivo.
Il pastorale è stato riutilizzato da Papa Francesco anche durante le celebrazioni eucaristiche di Capodanno e del 6 gennaio. Un crocifisso realizzato nei minimi particolare con la collaborazione di Valentina Bracalenti, micro mosaicista del filato romani, tra le più esperte in assoluto, e la stilista Dora Lorusso che ha curato la cassettina porta pastorale in seta e fili d’oro. Un’idea nata dall’esempio di un altro Pontefice.
In passato Michele Todisco ha già contribuito ad un’altra opera che ha avuto l’apprezzamento di Papa Francesco: un mosaico 3D realizzato per la Parrocchia di San Timoteo di Termoli, un Santo a cui Bergoglio è notoriamente devoto. E’ stato proprio il Pontefice argentino a dare il via libera e porre la sua firma sul primo tassello del mosaico lavorato poi da Michele.
Una storia di passione per l’arte sacra, quella di Michele Todisco. Culminata con la realizzazione del pastorale utilizzato dal Papa a San Pietro, portato in dono attraverso gli ospiti della comunità Iktus di Termoli.