Una donna sensibile ed appassionata, o come ama ricordare chi l’ha affiancata nel suo lungo ed intenso impegno politico e sociale, una costruttrice di pace. Fondatrice del Centro Orientamento “Don Bosco”, presidente diocesana dell’Azione Cattolica, punto di riferimento imprescindibile della comunità di Pax Christi, ma anche consigliere comunale ed assessore già dal finire degli anni ’70. L’eredità lasciata dalla professoressa Anna Maria Di Leo, scomparsa il 10 novembre dello scorso anno, è stata al centro dell’incontro promosso nella sala consiliare del Comune di Andria dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici. “Le sue battaglie in difesa della pace e degli oppressi, contrassegnate da coerenza, rigore e passione civile – spiegano i promotori dell’iniziativa – non possono essere dimenticate”.
INTERVISTE A FRANCESCA ATTIMONELLI (PRESIDENTE AIMC ANDRIA) E ROSA DEL GIUDICE (PRESIDENTE CENTRO ORIENTAMENTO DON BOSCO)
Una vita spesa per gli altri, un esempio da seguire per tutto il mondo cattolico
INTERVISTA A MONS. LUIGI MANSI (VESCOVO DIOCESI DI ANDRIA)
Un pensiero spesso critico e divergente ma sempre costruttivo e libero da condizionamenti esterni. I suoi scritti illuminanti – dicono da Pax Christi – sono una preziosa eredità da custodire.
INTERVISTA A MONS. GIOVANNI RICCHIUTI (PRESIDENTE NAZIONALE DI PAX CHRISTI)
Fervente sostenitrice della campagna “Ponti non Muri”, Anna Maria di Leo è stata anche protagonista di un viaggio di pace a Gaza, in Palestina. Un’esperienza indimenticabile condivisa con il sindaco di Andria, Giovanna Bruno
INTERVISTA A GIOVANNA BRUNO (SINDACO DI ANDRIA)