Una storia che sembra non avere fine quella del Piano Casa della Regione Puglia. Il Governo ha impugnato la legge regionale approvata in Consiglio lo scorso novembre e che ha prorogato fino alla fine del 2022 la possibilità di ampliare le volumetrie degli edifici. Il Ministero per gli Affari Regionali ha accolto le obiezioni del Ministero della Cultura e portato la legge pugliese che proroga il Piano Casa davanti alla Corte costituzionale.
Il perché? Leggendo l’impugnativa, sembra che la Regione abbia riproposto le deroghe al piano paesaggistico già censurate meno di un anno fa.
Si riapre dunque il dibattito e cade una pioggia di polemiche da destra a sinistra, ma non solo. Dure le parole del presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli che sostiene a gran voce come la decisione del Governo fosse “ampiamente prevista per un Piano fatto nel nome della speculazione edilizia” e sottolinea l’incapacità del Consiglio Regionale pugliese nel legiferare in tempi certi e per il bene comune.
Intanto, i politici pugliesi, a suon di comunicati stampa, dicono la loro. l’Assessore regionale all’Ambiente e Urbanistica Anna Grazia Maraschio invoca una norma per voltare pagina in materia urbanistica e aggiunge che Il regime di proroga della norma lascia spazio a troppi dubbi, anche dal punto di vista legislativo, che la Puglia non può permettersi. Mario Lacarra, deputato e segretario regionale del Pd, dice: “L’impugnazione della legge regionale è un errore. Si rischia il blocco dell’edilizia pugliese”.
Contro la decisione anche la Lega. Il senatore del Carroccio, Roberto Marti, e il capogruppo alla Regione Puglia, Davide Bellomo, spiegano: “Il virus della burocrazia colpisce ancora il nostro Paese. Un danno incalcolabile per l’economia pugliese, specie in un momento di emergenza come quello che viviamo”. Il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili sottolinea come “la decisione del Governo non debba sorprendere. È necessario – continua – un intervento organico e strutturale, di cui si parla da troppo tempo e che non possiamo più rimandare”. L’esponente di FdI, Ignazio Zullo, critica, invece, l’assessore Maraschio che, secondo il consigliere regionale, “dopo l’ennesimo intervento del Governo, si rende conto della necessità di una revisione organica di tutta la materia urbanistica nella nostra Regione”.
Come finirà l’ennesimo capitolo di una storia senza fine?