Chiamatelo effetto Cheddira. Già, perché quando l’attaccante del Bari entra in campo all’intervallo o giù di lì c’è una certezza: la partita sta per cambiare. L’assist per Antenucci dopo 70 secondi dallo start della ripresa nell’1-0 sul Picerno è la conferma di un trend già visto altre due volte negli ultimi due mesi. All’ingresso in campo Wal, come i compagni lo chiamano nello spogliatoio, si è presentato con il fuoco sacro negli occhi. E se avesse spedito nel sacco quel colpo di testa da quattro metri al 64′ per il potenziale 2-0, la sua prova sarebbe stata da 8 in pagella. Un voto meritato contro il Potenza nell’ultima partita del 2021, quando era entrato sullo 0-0 (sempre per Paponi, come contro il Picerno) conquistando il rigore del vantaggio con la squadra in 10, e come contro il Catania, alla prima del 2022: ingresso in campo al 42′ del primo tempo per l’infortunato Botta, Bari che va sotto di due gol e Cheddira che firma il pareggio conquistando un penalty e firmando il 3-3 di testa.
Al San Nicola è tornato, insieme alla vittoria, il clean sheet. Nelle prime tre partite casalinghe del 2022 Gigi Frattali aveva preso 8 gol. Contro il Picerno ha tenuto la porta immacolata e rischiato poco. Viatico ideale per sfidare chi mette a dura prova la difesa avversaria come il Foggia di Zeman, prossimo avversario sabato nel derby dello Zaccheria.
L’1-0 al Picerno ha rappresentato un’aspirina per una squadra convalescente, che nel 2022 non tocca la media di due punti a partita, superata abbondantemente nei primi 20 incontri del 2021. Effetto ritiro? Mignani risponde così.
Piccola nota a margine: nella notte del San Nicola è mancato un gol, quello di Andrea D’Errico. Eppure l’ex Monza l’aveva realizzato con una saetta a giro dai 25 metri. Pallone che ha toccato il palo, prima di ballare oltre la linea di porta, infrangersi sul secondo palo e finire tra le braccia di Viscovo. Il tutto vanificato dalla svista dell’assistente Grasso, che non ha convalidato il gol.