Cronaca

Scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose: l’ex sindaco Landella e sette ex consiglieri dichiarati incandidabili

I giudici della prima sezione civile del Tribunale di Foggia hanno dichiarato incandidabili l’ex sindaco Franco Landella e altri sette ex amministratori cittadini, accogliendo la richiesta avanzata dal Ministero dell’Interno dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose nello scorso agosto. Oltre all’ex primo cittadino leghista, sono stati dichiarati incandidabili l’ex presidente dell’assemblea, Leonardo Iaccarino, e gli ex consiglieri comunali di maggioranza Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola, Bruno Longo ed Erminia Roberto. E’ stata invece rigettata per mancanza di prove la richiesta di incandidabilità nei confronti di altri due ex amministratori pubblici, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura. Landella era stato arrestato il 21 maggio scorso (e poi rimesso in libertà) con l’accusa di tentata concussione e corruzione nell’ambito di una inchiesta su un presunto giro di tangenti. Tra le motivazioni della sentenza si legge che “gli ex amministratori ritenuti incandidabili non avrebbero esercitato i compiti di vigilanza e controllo sull’apparato burocratico-amministrativo del Comune, né posto in essere attività di indirizzo volte a contrastare ed impedire comportamenti illegittimi, in tal modo consentendo l’ingerenza della criminalità organizzata nelle attività di gestione dell’ente locale”. Per tutti sarà comunque possibile ricorrere in appello e l’incandidabilità sarà effettiva solo dopo il terzo grado di giudizio.

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