È tornato a casa, o quasi. Giusto il tempo di raggiungere la sua famiglia, in Puglia, e poi l’incubo sarà veramente cessato. Si è conclusa con un lieto fine la drammatica vicenda di Giordano Signorile, il ballerino 19enne originario di Capurso, rimasto bloccato a Kiev, mentre la capitale ucraina veniva colpita dalle bombe russe.
La sua storia aveva lasciato col fiato sospeso molti italiani, in ansia per il destino del ragazzo, che nei giorni scorsi aveva lanciato appelli, attraverso i social, alle istituzioni italiane, affinché lo aiutassero a fare ritorno in Patria.
Il giovane è atterrato questa mattina a Roma, con un volo di linea partito da Cluji, in Romania. Il suo salvataggio, avvenuto mercoledì scorso, è stato reso possibile grazie ad una tempestiva operazione condotta dall’intelligence italiana, assieme all’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. Decisivo anche l’interessamento dell’Osservatorio Nazionale Antimolestie.
Il 19enne si era trasferito in Ucraina cinque anni fa per coltivare il suo sogno di diventare un ballerino professionista. Per questo, appena adolescente, si era iscritto all’Accademia di Danza di Kiev, dove aveva peraltro trovato rifugio dall’inizio del conflitto.
Durante i bombardamenti, si era nascosto in compagnia di due amici, un ragazzo ed una ragazza di origini cinesi, nel garage interrato della scuola, a circa 40 chilometri dal centro della capitale ucraina.
Dopo le richieste d’aiuto dei suoi familiari e l’intervento tempestivo della Farnesina, il ragazzo era stato prelevato da un soldato ucraino e portato in Moldavia, in un luogo sicuro, e poi in Romania. Lui stesso, attraverso Facebook, aveva dato informazioni sui suoi spostamenti. Stamattina il definitivo rientro a Roma. Prossima destinazione Puglia, l’ultima tappa del suo viaggio verso casa e di una fuga disperata dagli orrori della guerra.