“Non abbiamo più niente da perdere, dobbiamo giocare con coraggio”. Pasquale Arleo lo aveva detto prima della trasferta di Latina e le sue richieste sono state accontentate dal Potenza. Sul campo. Con un secco 3-0 che ha permesso di tornare alla vittoria in trasferta dopo quasi un anno, allungare sull’ultimo posto e di confermare le tappe di crescita visute dai rossoblù dal ritorno dell’esperto allenatore potentino in panchina. In otto partite di gestione Arleo, infatti sono arrivati 11 punti. Numeri che fanno registrare una distanza abissale rispetto ai 15 punti totalizzati con Fabio Gallo prima e Bruno Trocini poi nelle prime 22 partite di campionato. E che fanno ricordare le precedenti esperienze di Arleo sulla panchina dei lucani: già nelle stagioni 06/07 e 07/08, le storie dell’allenatore e del Potenza si erano incrociate, forse nelle annate più emotivamente coinvolgenti del club rossoblù.
Il primo step per migliorare una situazione di classifica complicatissime è stato quello di ricompattare un ambiente con l’umore sotto i tacchetti. Un lavoro psicologico tanto delicato quanto fondamentale quello di Arleo, portato avanti da un profondo conoscitore dell’ambiente e delle caratteristiche dei giocatori. Il resto l’ha fatto il calciomercato di gennaio, guidato da Giovambattista Martino, direttore sportivo poco più che trentenne in carica dallo scorso novembre che per l’impresa Potenza ha abbandonato il ruolo di responsabile dell’intera Area Scouting del Lecce. Tassello dopo tassello, su tutti Cuppone, già a quota 6 gol dopo 7 partite, il ds ha puntellato la squadra e il Potenza ha abbandonato l’ultima piazza riuscendo a imporsi con successo nell’ultimo mese e mezzo su Foggia, Vibonese e proprio Latina. Boccate d’ossigeno, con vista sul quartultimo posto oggi occupato dalla Paganese e distante tre lunghezze, che se agganciato permetterebbe di giocare il playout in condizioni di vantaggio. Un mese e mezzo per una rivoluzione gentile: quella targata Arleo-Martino, che permette al Potenza di sognare la salvezza.