Armati di pistole e molotov avevano programmato di svaligiare un caveau di un istituto privato a Calcinato nel bresciano, con all’interno circa 80 milioni di euro. Dopo un blitz delle forze dell’ordine, 31 persone, in gran parte provenienti da Cerignola sono state arrestate.
Le indagini, che hanno visto impegnati circa 300 uomini e mezzi speciali della Direzione Centrale Anticrimine, dei Carabinieri e della Squadra Mobile di Brescia, sono durate cinque mesi e hanno permesso di sgominare una banda specializzata in assalti a furgoni blindati e caveau. La banda aveva organizzato il colpo nei minimi dettagli dividendosi in tre gruppi pronti a partire da tre diversi covi del bresciano: a Cazzago San Martino, Gardone Val Trompia e Ospitaletto. Con loro avevano un arsenale bellico: quattro kalashnikov, un fucile a pompa, una mitraglietta, una pistola (con svariate munizioni), 21 bottiglie molotov e chiodi a quattro punte.
I presunti rapinatori, con precedenti penali, alcuni ritenuti collegati a clan del foggiano, nei mesi precedenti avevano rubato circa 20 autovetture, furgoni e camion destinati a essere dati alle fiamme allo scopo di isolare l’area d’interesse ed impedire l’intervento delle forze dell’ordine e una ruspa che sarebbe servita per sfondare la parete blindata del caveau. Tra gli arrestati ci sono anche due guardie giurate dipendenti dell’istituto di vigilanza obiettivo della rapina, accusati di aver svolto il ruolo di “basisti”. Tutti sono accusati di diversi reati che vanno dall’associazione a delinquere, alla rapina pluriggravata e alla detenzione di armi da guerra.