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Caro carburanti, autotrasportatori sul piede di guerra: “Noi non rappresentati, siamo pronti a fermare l’Italia”

Il prezzo del carburante è salito alle stelle, la loro rabbia anche. Parliamo degli autotrasportatori, una delle categorie certamente più colpite dal problema del caro gasolio. La guerra in Ucraina sembra aver peggiorato la situazione e loro si sentono lasciati soli, non rappresentati neanche dalle sigle sindacali. Partiti da diverse zone della Puglia, si sono dati appuntamento questo pomeriggio, al Liceo Artistico “Federico II” di Corato, con l’obiettivo di formare un loro sindacato autonomo che possa sedersi con il Governo al tavolo delle trattative per cercare di trovare una soluzione.

I continui rincari sul prezzo dei carburanti, ormai schizzato ben oltre i 2 euro al litro, da settimane sta rendendo la situazione insostenibile. Dopo i le mobilitazioni e i blocchi stradali di alcuni giorni fa, hanno deciso di ripartire, attendendo fiduciosi una soluzione che però non è mai arrivata.

La pazienza sembra essere finita e la prospettiva, in assenza di soluzioni immediate, è quella di fermarsi già a partire dalla prossima settimana. Non una protesta ma uno stato di necessità, fanno sapere, ma il rischio è quello di mandare in tilt molti altri settori.

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