Qualcuno ama definirlo il piccolo San Carlo, per la somiglianza al celebre teatro di Napoli. D’altronde per la sua costruzione vennero incaricati tecnici ed artisti di scuola napoletana, alcuni dei quali avevano già lavorato proprio al San Carlo. Non un paragone azzardato, dunque, per uno dei teatri indiscutibilmente più belli ed apprezzati del Sud Italia. E che oggi festeggia i 150 anni dalla sua inaugurazione. Il 6 aprile 1872 il “Curci” di Barletta apriva per la prima volta le porte al pubblico con un’opera di grande successo, il Macbeth di Giuseppe Verdi. La sua costruzione su impulso del Comune era iniziata tre anni prima, sulle rovine del vecchio teatro “San Ferdinando”, chiuso dopo il crollo di un’ala dell’edificio. La progettazione fu affidata all’architetto Federico Santacroce, barlettano ma di scuola napoletana. Per gli ornamenti e le decorazioni vennero coinvolte figure del calibro di Giambattista Calò, il primo maestro di De Nittis, e lo scenografo del San Carlo, Pietro Venier. Nel 1872, otto anni dopo la chiusura del “San Ferdinando”, Barletta aveva nuovamente il suo teatro. La direzione della stagione inaugurale fu affidata a Giuseppe Curci, compositore e direttore d’orchestra, morto nel 1877, a cui poi la struttura venne intitolata. Seguì un periodo di grande splendore, durante il quale il Curci assunse anche fama internazionale. Ma con lo scoppio della prima guerra mondiale si avviò ad un lento declino che, tra scarsa manutenzione e atti di vandalismo, si protrasse sino all’inizio degli anni ’60, quando il Comune decise la chiusura del Curci per motivi di sicurezza. Solo l’intervento dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, guidata da Ruggiero Dimiccoli e Vittorio Palumbieri, permise al teatro barlettano di risollevare la china: vennero avviati lavori di restauro sotto la supervisione dell’architetto Mauro Civita e nel 1977 il Curci potè riaprire le porte al pubblico. All’inaugurazione partecipò anche il presidente del consiglio, Giulio Andreotti. Il resto è storia recente: nel 1988 ci fu una nuova chiusura per l’adeguamento dell’impianto alle norme di sicurezza. Seguirono altri anni travagliati prima della definitiva riapertura. Oggi il teatro Curci, grazie a stagioni di spettacoli qualitativamente sempre elevate, è diventato un punto di riferimento culturale imprescindibile per la città di Barletta e per l’intera provincia Bat.
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