Il risultato è in tasca ma anche con la certezza della promozione in B il Bari ha tanti motivi per onorare il campionato fino alla fine. Ragioni che non si limitano alla regolarità della competizione, con i biancorossi che nell’ordine sfideranno l’Avellino secondo, un Taranto in corsa per la salvezza diretta e un Palermo che ambisce ai piani alti della zona playoff. Ad alimentare la competitività degli ultimi 270 minuti della regular season ci sono anche le motivazioni personali. Quelle di chi ha meritato la conferma e di chi invece deve ancora ottenerla.
A guidare la lista alla prima voce c’è Emanuele Polverino: “Mi emoziona parlare di lui” ha spiegato sul suo conto il ds Ciro Polito, che a Bari lo ha voluto dopo l’esperienza di Castellammare di Stabia. Il portiere campano aveva firmato un contratto fino al giugno 2022 con opzione di rinnovo in caso di promozione esercitabile da parte della società. Operazione compiuta. Le sei presenze, con cinque clean sheet accumulati, hanno il club di strada Torrebella e le possibili occasioni da titolare nel finale di stagione saranno utili confortare le opinioni. Stessa formula contrattuale per Daniele Paponi: determinante in autunno con tre reti e condizionato nella seconda parte di stagione da alcuni piccoli guai fisici, il centravanti è un fedelissimo di Polito e l’accordo tra lui e il Bari sarà prolungato fino al 2023.
Un contratto in scadenza a giugno è quello di Nicola Citro: tra i meno impiegati, complice la ripresa dall’infortunio al ginocchio, ma anche autore di un gol iconico, quello del 5 marzo nel 2-1 alla Virtus Francavilla. Ds e allenatore hanno apprezzato la serietà e le qualità del 32enne di Salerno, che confida in un ottimo finale di stagione per strappare la conferma. Citro che a Latina ha festeggiato, come fatto a Frosinone quattro anni fa, con Terranova e Maiello: il difensore e il centrocampista hanno scommesso su se stessi, accettando un arrivo in prestito con obbligo di riscatto, già maturato complice la promozione. Discorso a parte per Cristian Galano: cavilli contrattuali ne definiscono con il salto in B il passaggio a titolo definitivo a Bari. Legame fino al 2023 con possibile prolungamento di un altro anno in caso di A.
Chi invece dovrebbe tornare alla base, Pordenone, per fine prestito, è Gianvito Misuraca: 4 presenze e 70 minuti in campo sin qui, è complicato pensare alla sua conferma. Discorso a parte per Walid Cheddira e Alessandro Mallamo: l’attaccante classe 1998 è in prestito con diritto di riscatto dal Parma, il centrocampista di proprietà dell’Atalanta è in prestito secco ma su una sua eventuale permanenza ha le idee chiare.